Guarire con la mindfulness by Jon Kabat-Zinn

autore:Jon Kabat-Zinn
La lingua: ita
Format: epub
Tags: ebook
editore: Corbaccio
pubblicato: 2019-08-29T16:00:00+00:00

TROPPO OCCUPATI: UN ADULTERIO

Dedicarsi a troppi progetti e voler aiutare tutti in tutto significa soccombere alla violenza dei tempi moderni.

THOMAS MERTON

«Mi tengo occupato.» Molti pensionati dicono frasi del genere, probabilmente per rassicurare se stessi e gli altri che non sono arrivati a fine corsa e che non stanno scivolando nell’oblio solo perché non lavorano tutti i giorni e non ricevono più una busta paga.

Una volta ho sentito queste parole affiorare da qualche profondo crepaccio della mia mente; prima che riuscissi a fermarle erano già uscite e viaggiavano lungo i cavi del telefono.

«Un momento», mi è venuta voglia di gridare, «che cosa sto dicendo? E chi diavolo è a dirlo?» Io non mi sto «tenendo occupato»: anzi, se mai sto cercando di tenermi un po’ meno occupato, il che, scopro, è quasi un lavoro a tempo pieno. Sono riuscito ad abbandonare livelli patologici di lavoro e di produttività solo per scoprire che non è poi così facile tirarsi indietro davanti a occasioni interiori o esteriori che appaiono così attraenti, così necessarie, così importanti, così ragionevoli e così limitabili, considerandole una per una; e per scoprire che queste occasioni finiscono comunque per assorbire più energie di quanto non sembrasse all’inizio, rendendomi difficile se non impossibile fermarmi e godermi un bel posto per mesi di fila o vivere in un equilibrio sostenibile fra la retta misura di vita interiore e la retta misura di vita attiva.

Dire «sì» a più cose di quelle che attualmente riusciamo a dedicarci con integrità e benessere significa in effetti dire «no» a tutte le cose, persone e luoghi a cui abbiamo già detto di sì.

Perché? Ma proprio perché se siamo travolti dagli impegni fino al punto da esserne sopraffatti è probabile che saremo così agitati, così stravolti, così preoccupati e centrati su noi stessi che forse non riusciremo ad andare incontro a nessuna persona o nessuna situazione a partire da uno stato di agio e di pienezza del nostro essere in quel momento, il che significa anche, cosa importantissima, andare incontro con sincerità a se stessi e alle persone che più ci stanno a cuore. Forse faremmo bene a esaminare gli impulsi e le attrazioni che ci conducono a una situazione tanto poco raccomandabile.

Anche se ci diciamo che stiamo praticando la mindfulness e che la stiamo incarnando al nostro meglio attimo dopo attimo, il fatto di trascurare o di lasciar cadere la possibilità di un maggior equilibrio nel ritmo delle cose, nella nostra vita, porta enormi limitazioni e ha costi altissimi. Organizzandoci le attività in un modo che rende praticamente impossibile ogni vero equilibrio nella nostra vita mostriamo di tradire i valori a cui più teniamo – che poi sono le vere e proprie priorità –, dunque stiamo compiendo una sorta di adulterio, un’infedeltà, per dirla con le accurate ed evocative parole del poeta e consulente aziendale David Whyte. Potremmo tradire ciò che è più profondo e migliore di noi stessi, e forse tradiamo le nostre relazioni con gli altri, anche con chi amiamo di più e perfino con i luoghi, con ciò che è più importante e richiesto in qualsiasi momento.

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